Le albicocche: i colori di inizio estate
- Admin
- 15/03/2019
Arriva l’estate, arrivano le belle giornate, le temperature
aumentano e i nostri mercati si riempiono di colore. Spiccano le albicocche:
tondi, morbidi e vellutati frutti ricchi di gusto.
Esistono diverse varietà di albicocche e in cucina lasciano
tanto spazio alla fantasia con macedonie di frutta, frullati, albicocche
secche, confettura di albicocche, albicocche sciroppate e sempre più spesso le
albicocche compaiono in splendidi piatti gourmet. Anche i semi di albicocca
fanno molto parlare di loro, li conosceremo nel dettaglio e capiremo insieme in
cosa consistono, cosa contengono e in che settori sono sfruttate le mandorle di
albicocca.
Pensiamo all’albicocca, ai suoi colori delicati, al suo
profumo dolce e al suo sapore zuccherino. Addentriamoci nella sua storia, nelle
caratteristiche dell’albero e nei benefici delle albicocche. Scoprendo le
proprietà delle albicocche sarete sicuramente più motivati ad includerle nella
vostra dieta quando la stagione le porterà a maturazione.
L’albero di albicocche
L’albicocco è un albero appartenente alla famiglia delle
Rosaceae, parente stretto del ciliegio, del susino, del pesco e del mandorlo,
tutti alberi che in primavera fioriscono regalandoci tanta delicatezza con le
sfumature dei loro fiori. L’albicocco in particolare non tollera molto il
freddo e fiorisce un po’ prima rispetto agli altri alberi appartenenti allo
stesso genere Prunus; per questo
motivo i fiori diventano molto vulnerabili alle gelate e agli sbalzi termici
primaverili.
La pianta dell’albicocca ha davvero una storia lunghissima,
forse racconta più di 5000 anni. L’origine è ascrivibile alla Cina meridionale
da dove si estese verso ovest fino a raggiungere l’Armenia da cui prese il nome
(Prunus armeniaca). Si dice che lì fu
scoperta da Alessandro Magno e che poi invece furono i legionari Romani ad
introdurla in Italia ed in Grecia nel I secolo a.C. Ad oggi sono oltre 60 i
paesi che coltivano questa pianta, in climi caldi-temperati e asciutti, di cui
i maggiori produttori sono Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia e Grecia con
davvero tante varietà botaniche.
Proprietà e aspetti nutrizionali
Andiamo a conoscere insieme cosa rende speciale l’albicocca,
quali sono le sue proprietà e quali benefici apporta al nostro organismo.
Le albicocche fresche contengono acqua per più dell’85%,
molti sali minerali e vitamine, imponente è la quantità di fibre, per un
apporto calorico molto basso (28 calorie ogni 100 grammi).
Tra i sali minerali spicca la presenza del potassio,
minerale che regola la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco, aiuta a
combattere la ritenzione idrica, interviene nella trasmissione degli impulsi
nervosi e regola la contrazione muscolare.
Tra le vitamine la più abbondante è la vitamina A il cui
precursore è il beta-carotene a cui è dovuta la colorazione giallo-arancio. La
vitamina A è essenziale per la funzionalità degli occhi: migliora, infatti, la
visione crepuscolare e notturna, diminuisce il rischio di cataratta e, insieme
ai carotenoidi luteina e zeaxantina, protegge gli occhi dalle radiazioni
luminose e dalla degenerazione dovuta all’invecchiamento agendo sulla crescita
e sul differenziamento cellulare. L’azione della vitamina A è inoltre espletata
anche a livello della pelle in quanto stimola la produzione di melanina,
sostanza che protegge la pelle dall’azione dei raggi UV del sole. Oltre a
regalare l’abbronzatura, la vitamina A nutre e idrata i tessuti combattendo la
pelle secca e le rughe. Il beta-carotene, inoltre, è un carotenoide essenziale
con proprietà antiossidanti che contrasta i radicali liberi responsabili
dell’invecchiamento cellulare e dell’insorgenza del cancro.
Il consumo di albicocche è consigliato anche per la presenza
di vitamina C, potente antiossidante che contrasta i radicali liberi ed
elemento indispensabile per il funzionamento del sistema immunitario in quanto
aiuta a sviluppare resistenza contro gli agenti infettivi responsabili di
raffreddori ed influenze. La vitamina C, inoltre, è importante per la sintesi
di collagene e aiuta ad aumentare l’assorbimento intestinale del ferro
combattendo l’anemia.
Tra le vitamine presenti nelle albicocche ricordiamo anche
la vitamina E, antiossidante e vasodilatatrice quindi alleata del sistema
cardiocircolatorio e del sistema immunitario, che previene malattie
cardiovascolari, il diabete e la formazione di cellule cancerose. Funzione
simile è data anche dalla quercetina, sempre presente in questi preziosi
frutti, flavonoide antiossidante e antinfiammatorio.
Le albicocche contengono fibre insolubili e fibre solubili
ma sono proprio queste ultime, tra l’altro le più abbondanti, che offrono
maggiore beneficio. Il consumo di albicocche, infatti, aiuta a ridurre il
livello di colesterolo LDL, anche conosciuto come colesterolo cattivo, e ad
aumentare quello di colesterolo HDL, o colesterolo buono, prevenendo la
formazione di placche aterosclerotiche e tenendo sotto controllo la
concentrazione di glucosio nei vasi sanguiferi, proteggendo quindi la salute
del cuore. Uno dei target prediletti dalle fibre solubili contenute nelle
albicocche è l’apparato digerente. Esse infatti migliorano il metabolismo,
aumentano il senso di sazietà, stimolano la peristalsi intestinale, prevengono
la stitichezza favorendo la disintossicazione da tossine e sostanze di rifiuto.
Le proprietà lassative sono date anche dalla presenza del sorbitolo, zucchero
che aiuta a prevenire la stipsi e che, per le sue caratteristiche e cicli
metabolici, può essere presente nell’alimentazione dei diabetici.
Queste caratteristiche sono mantenute e amplificate nelle
albicocche secche, ricche di sali minerali e con alto contenuto di fibra
alimentare. Ricordiamo però che per 100 grammi di albicocche secche l’apporto
calorico è pari a 260 calorie, quindi attenzione a farle rientrare in modo
bilanciato nel piano alimentare. Attenzione anche alla presenza di solfiti:
spesso vengono aggiunti alle albicocche secche come conservanti per prevenire
ossidazioni o perdite di colori, ma possono provocare effetti collaterali ai
soggetti particolarmente sensibili.
Non ci sono particolari controindicazioni per le albicocche,
quindi durante la stagione estiva consumatele fresche, come succhi o frullati e
sbizzarritevi con la preparazione di confetture, perché si può solo trarre
beneficio dall’abbondanza di sali minerali e vitamine presenti, soprattutto
quando il caldo o l’attività fisica lasciano una sensazione di spossatezza e
calo energetico.
I semi dell’albicocca: curiosità
I semi dell’albicocca contengono la vitamina B17, conosciuta
anche come laetrile, simile all’amigdalina contenuta nelle mandorle amare, nei
semi delle pesche, delle prugne, delle ciliegie e delle mele. La vitamina B17 è
una molecola che appartiene alla famiglia dei glucosidi cianogenetici, classe
di metaboliti secondari di origine vegetale che per idrolisi determinano la
formazione di acido cianidrico. Il cianuro è una molecola tossica per
l’organismo in quanto è un potente inibitore della respirazione cellulare; la
sua assunzione infatti provoca stati di malessere, nausea, dolore e rapida
morte.
Per alcuni anni è stata studiata l’azione antineoplastica
del laetrile su topi di laboratorio. Si riteneva, infatti, che l’azione del
cianuro derivante dai glucosidi cianogenetici potesse avere azione contro le
cellule cancerose, distruggendole. In realtà quello che è stato evidenziato è
stata solo la sintomatologia propria dell’intossicazione da cianuro.
Il laetrile però rimane un composto aromatico molto
utilizzato, in basse dosi, in pasticceria e nella preparazione di liquori in
quanto conferisce il tipico gusto amarognolo.
Dai semi dell’albicocca si estrae anche un olio molto usato
in cosmesi utile per i capelli e la pelle. Ha un forte potere emolliente,
rinforzante, idratante e antirughe.