Conosciamo i produttori: B-Io di Buffo Enrico
- Admin
- 15/05/2019
Continuiamo il nostro percorso tra le aziende di Orto e
Porto. Approdiamo da Enrico e Daniela, due persone eccezionali che ci hanno
aperto le porte della loro azienda. Ci hanno raccontato la loro storia, ci
hanno parlato dei loro prodotti e ci hanno trasmesso la loro passione e il loro
amore verso la terra e la natura, l’attenzione per l’ambiente, il terrotorio
e prodotti che stiamo rischiando di perdere.
Enrico e Daniela
attualmente sono bravissimi agricoltori torinesi. Con tanta emozione, Enrico,
ci ha raccontato la storia della loro attività e soprattutto della loro
professione.
“Parecchi anni fa,
durante gli anni della crisi tra il 2000 ed il 2010, rimanemmo senza lavoro con
notevoli difficoltà economiche. Daniela trovò un articolo in cui si diceva che
il Serming di Torino, “Arsenale della Pace”, organizzava un corso gratuito di
circa 3 mesi per il progetto “Agritorino”, un corso che permetteva di
avvicinarsi all’agricoltura, tenuto da docenti delle facoltà di agraria di
Torino e di Pavia. Il progetto dava anche la possibilità di avere un piccolo
terreno per poter mettere in pratica quello che imparavamo e ben presto
trovammo anche un ristorante come riferimento a cui vendere i prodotti del
nostro orto. Daniela proveniva dal mondo della floricoltura, aveva coltivato
fiori e rose per anni e se ne intendeva anche di orto. Così ci addentrammo in
questa avventura e iniziammo a darci da fare e a renderci conto ben presto che
di cose da fare ce n’erano davvero tante.
Abitavamo in una casa a Pinerolo. Perdemmo quel terreno di partenza e fummo costretti a spostarci ad Asti dove ci capitarono sottomano un noccioleto di 5000 m incolto e anche un frutteto abbandonato. Così li prendemmo e iniziammo a lavorare duramente. Solo per sistemarli ci abbiamo impiegato 2 anni, la produzione è iniziata ad esserci dal terzo anno in poi. Seguirono così altri terreni, con una bella coltivazione di orti e con prodotti di diverso tipo.”
Su quali prodotti vi sentite più forti?
“Coltiviamo tutte le
piante da orto, a partire da quelle di consumo più comune, come cavoli,
zucchine, pomodori. I nostri punti di forza però rimangono i prodotti un po’
più particolari, un po’ più di nicchia. Ad esempio, oltre ai tradizionali pomodori
Cuori di bue, datterini o piccadilly, pomodori gialli piccoli a grappolo,
abbiamo altre varietà forse meno conosciute. Abbiamo i pomodorini Santorini,
provenienti dall’omonima isola greca, piccoli quanto un mandarino e costoluti.
Abbiamo i pomodori del Vesuvio, autoctoni di Napoli. Produciamo i pomodorini
gialli, anche detti moon light: maturano in autunno e arrivano dall’America e
solitamente sono coltivati dagli indiani Navaco, ma questo è il primo anno che
sono nei nostri campi, quindi ancora non conosciamo né le caratteristiche, né
il gusto. In più, abbiamo il tomatino viola, pomodoro messicano.